Chi punta sulla creazione di una buona officina per i lavori di fa da te, DIY e bricolage sa bene che deve scegliere la morsa da banco. E lo deve fare in modo da riassumere e risolvere tutte le necessità del caso.

Perché una buona sega a nastro ti aiuta a tagliare assi con precisione, una levigatrice dà la possibilità di preparare un piano prima della verniciatura e un trapano ti consente di forare il legno con maestria. Ma è solo grazie a una buona morsa da banco che puoi fermare gli oggetti e fissarli in modo da lavorare in sicurezza.

E con la massima precisione possibile. Ma cosa succede se non scegli il modello giusto? Uno vale l’altro? Ecco qualche consiglio da seguire per scegliere la morsa da banco e completare al meglio il tuo spazio di lavoro.

Come fissare la morsa da banco

Questo è uno dei primi punti da valutare. Esistono due modi per assicurare la morsa al tuo bancone di lavoro: fisso e mobile. I modelli che scelgono la prima opzione bloccano l’attrezzo al bancone con quattro perni che possono essere più o meno resistenti in base allo scopo della morsa. L’alternativa a questa soluzione?

Prevede un morsetto con vite che stringe il corpo della morsa al piano ma puoi svitare e cambiare postazione quando vuoi. Chiaramente hai ben presente i pro e i contro: nel primo caso parliamo di una morsa adatta ai lavori impegnativi, strutturati, nel secondo invece bisogna fare attenzione alla stabilità: non puoi pretendere tanto in termini di resistenza ai colpi e alle tensioni. però puoi spostare la morsa dove preferisci.

Da leggere: come creare un banco da falegname

Pressione e qualità delle ganasce

Come scegliere una morsa da banco adeguata alle tue necessità? Per impegni gravosi, soprattutto legati alla meccanica e alla lavorazione del metallo, devi assicurarti che le ganasce siano in grado di mantenere una pressione elevata e stabile. Ad esempio, la Stanley Maxsteel, 100 mm, per uso intenso garantisce un serraggio di 1.400 Kg ed è perfetta per un uso domestico ma che non ha nulla da invidiare a una piccola officina.

come scegliere la morsa da banco
Una buona morsa da banco: Stanley Maxsteel.

Anche le ganasce però devono essere pensate per lavorare al meglio: assicurati che siano zigrinate per evitare che il pezzo perda aderenza. E se devi lavorare il legno acquista un modello con i profili dello stesso materiale o in gomma. In alternativa esistono le mordacchie magnetiche che consentono di usare la classica morsa con ganasce in metallo ma senza rovinare il pezzo de vuoi lavorare: questo è importante per evitare danni.

Devi lavorare con tubi di metallo?

Se questo è uno dei settori che ti interessano – ad esempio perché fai spesso lavori di idraulica o saldatura – devi valutare l’acquisto di una morsa specifica. Sempre da fissare al bancone e da serrare con una leva.

Ma a differenza di quella classica con le ganasce orizzontali chiude l’oggetto dall’alto, con una base dentata che mantiene fermo oggetto. Si tratta di uno strumento molto specifico, non è sempre necessario.

Presenza o meno dell’incudine

Esistono anche morse parallele che presentano un piccolo incudine alla fine, in modo da facilitare l’opera sui metalli. Chiaramente non è il miglior piano di lavoro, rischi di avere una morsa meno stabile e un incudine poco utile. Se cerchi la migliore qualità possibile conviene avere sempre due strumenti separati.

Materiale della morsa da banco

Quale scegliere? Come assicurarti che possa svolgere al meglio la sua funzione? Per avere il miglior risultato possibile devi acquistare una morsa che sappia essere resistente al tempo e agli agenti esterni che possono, in qualche modo, corrodere o danneggiare la struttura. Quindi assicurati che la struttura sia in ghisa o acciaio.

Questi materiali sono resistenti, duraturi, affidabili e resistenti al calore. In questo modo puoi anche usare la morsa da banco per mantenere pezzi di metallo da saldare. Senza dimenticare la resistenza che offrono per eventuali lavori di modellatura con il martello o la mazzola. In questi casi le sollecitazioni sono robuste.

Base girevole o multi-angolo

Come puoi notare anche dall’immagine in alto, ci sono modelli di morsa da banco con una base girevole. In alcuni casi si possono acquistare anche soluzioni con snodi differenti che permettono di mantenere un oggetto ma, al tempo stesso, orientarlo in modo da adattarsi alle tue esigenze. Guarda questa morsa Stanley.

Morsa a base multiangolo Stanley.
Morsa a base multiangolo Stanley.

Una combinazione del genere può essere utile per aumentare la funzionalità della morsa ma ricorda che maggiori sono i punti di movimento e minore sarà la capacità della morsa di resistere alle sollecitazioni esterne. In sintesi, per gli usi intensi e gravosi conviene avere una morsa ben piantata sul banco.

Dimensioni, peso e apertura ganasce

Due sono le metriche importanti: dimensione massima dell’apertura e profondità. Questi parametri indicano rispettivamente l’ampiezza dell’oggetto che può essere mantenuto tra le ganasce della morsa e lo spazio utile tra l’apertura e la base di questo attrezzo. Ovviamente maggiori sono le dimensioni e superiore è la comodità con la quale possiamo operare blocchi di grandi dimensioni. Il peso è l’ultimo fattore da considerare.

Questo punto non influenza direttamente il lavoro ma è sinonimo di resistenza e solidità: peso maggiore, se consideriamo sempre struttura in ghisa o acciaio, equivale a maggior resistenza agli impieghi gravosi.

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Quante morse devi avere sul banco?

Il consiglio: bisogna avere una buona morsa parallela, adatta a tutti i materiali, con accessori per non danneggiare il legno, con serraggio adeguato e apertura generosa. Meglio se fissata al bancone con 4 perni.

Poi c’è la possibilità di acquistare una morsa di precisione, piccola e magari multi-angolo, che può aiutare per i lavori di precisione. E se lavori con tubi e tondini c’è anche la versione ribaltabile per i tubi. Sei d’accordo?

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