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Ecco un nuovo articolo per  chi ama il fai-da-te.

In questo post ti parlo di come ho realizzato il mio impianto di aspirazione di laboratorio.

Infatti, grazie a questo lavoro in fin dei conti abbastanza semplice ed economico, ho eliminato totalmente il problema delle polveri nel mio ambiente di lavoro.

Continuando a leggere questo articolo scoprirai come ho fatto!

 

REALIZZAZIONE DELL’IMPIANTO DI ASPIRAZIONE

MATERIALE UTILIZZATO

Il materiale che ho utilizzato per questo progetto è:

  • Scarti di multistrato
  • Tubi in PVC e gomiti a 45° arancioni per ediliza diam 100 mm x 2 metri
  • Braghe e collari per i tubi
  • Aspiratrucioli
  • Telecomando
  • Prese telecomandate

LE CHIUSE

Dopo aver pensato a dove far passare i tubi, la prima cosa di cui mi sono occupato perché la consideravo la più complessa da realizzare, è stato il meccanismo delle chiuse.

Ho risolto la questione semplicemente con due pannelli di scarto in multistrato da 15 e da 4 mm.

Con questi ho realizzato 4 pareti per l’inserimento dei tubi in entrata e in uscita.

Per prima cosa ho tagliato i pannelli formando delle strisce da 120 mm al banco sega.

Poi ne ho ricavato dei quadrati 120×120 ritagliandoli alla troncatrice.

Dopodiché ho praticato al centro di questi quadrati un foro del diametro del tubo (100 mm) col trapano a colonna.

Quindi, dopo aver effettuato il preforo con il trapano, ho avvitato il tubo al pannello di multistrato.

Con le strisce ottenute dal pannello di multistrato più sottile e dei listelli ricavati da quello più spesso ho creato le battute del sistema scorrevole di apertura e chiusura del tubo.

Infine, col silicone, ho sigillato le giunzioni per renderle il più possibile ermetiche.

SISTEMA TELECOMANDATO

Per rendere il mio Impianto di aspirazione telecomandato ho pensato di prendere un Kit formato da un telecomando e 3 prese telecomandate.

Semplicemente seguendo le istruzioni ho programmato il telecomando impostando il tasto 1 sulla presa n° 1 e così via con le altre 2.

Grazie a questo sistema posso decidere quale presa attivare.

MONTAGGIO DEI TUBI

Come avrai letto nella lista dei materiali che trovi all’inizio di questo articolo, ho utilizzato i tubi arancioni in PVC pesante per edilizia.

In realtà avrei voluto usare i tubi grigi che hanno già le guarnizioni per l’innesto all’interno delle giunzioni, ma costavano troppo e alla fine ho optato per quelli arancioni lunghi 200 cm e col diametro di 100 mm.

Per unire questi tubi ho dovuto comprare del mastice per essere sicuro che l’unione sia ben salda.

Per iniziare a montarli sono partito dal foro nel muro che da verso l’esterno e ne ho segnato il centro.

Con il filo a piombo ho trovato il punto in cui montare i collari che terranno i tubi fermi addosso al muro.

Successivamente col tassellatore ho forato il muro e montato il collare a muro con dei semplici stop.

Col piombo ho segnato il punto in cui fissare il secondo collare e, così come il primo, l’ho montato a muro.

A questo punto ho potuto tagliare il primo segmento di tubo con la smerigliatrice angolare.

Applicata la colla sulle curve a 45° ho assemblato tubo e curve.

Col cacciavite inserisco il tubo assemblato nei collari montati precedentemente.

Qui però è nato il primo problema serio.

Come unisco fra loro il tubo e la braga dello stesso diametro?

Per unire la braga al tubo tagliato devo realizzare una corona di giunzione.

La mia esperienza in cantiere, in questo caso, mi ha aiutato a risolvere il problema in modo veloce ed efficace.

Ho scaldato l’estremità di uno dei due tubi in pvc col cannello senza bruciarlo per non creare fumi tossici.

In questo modo il materiale si è ammorbidito e, inserendo il secondo tubo, ho creato artigianalmente la giunzione.

Per vedere bene la tecnica e riprodurla nel tuo laboratorio ti consiglio di guardare il video sul mio canale youtube.

Incollata anche la braga posso unire l’altra curva a 45°.

Quindi ho proseguito montando il resto dei tubi applicando i collari a muro come in precedenza e unendoli fra loro con l’utilizzo del mastice.

All’estremità del primo tubo ho collegato la chiusa e il tubo corrugato che va applicato direttamente al banco sega e alla pialla filo/spessore.

L’altro tubo invece l’ho lasciato provvisoriamente non incollato perché andrà collegato alla troncatrice di cui sto progettando il banco.

MESSA A TERRA

Per evitare le cariche elettrostatiche che possono crearsi all’interno dell’impianto e generare incendi o addirittura esplosioni.

Non bisogna confondere questa messa a terra con quella dell’impianto elettrico.

Sono due cose diverse!

In questo caso, per dissipare le eventuali cariche elettrostatiche interne al tubo in PVC,  utilizzo del filo di rame nudo.

Per prima cosa applico i connettori a 90 cm di distanza l’uno dall’altro sul cavo di rame.

Dopodichè foro il tubo nei punti corrispondenti e con i rivetti applico il cavo al tubo.

Se mi segui sai che sono una persona molto attenta alla sicurezza, soprattutto nel mio laboratorio.

Per questo, con l’obiettivo di limitare al massimo i rischi, ho deciso di isolare i rivetti.

 

Ho scelto di usare i rivetti perché, essendo corti e quindi sporgendo poco all’interno del tubo, non ostacolano il flusso di trucioli, polvere e segatura.

Per finire la mia messa a terra ho  connesso il cavo con un altro spezzone attaccato sul tubo che è collegato direttamente al corrugato.

CONCLUSIONI

Spero che anche questo progetto ti sia piaciuto.

Sai quanto ci tengo alla sicurezza e all’ordine all’interno del mio laboratorio e mi piace raccontare come realizzo da me questo tipo di progetti.

Ti consiglio di guardare anche i video relativi al progetto sul mio canale YouTube in modo da capire meglio tutti i passaggi e vedere con i tuoi occhi il frutto del mio lavoro.

Quindi, essendo pienamente soddisfatto del risultato, non mi resta che darti appuntamento al prossimo articolo.

Ciao!

Giuseppe Conte

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